La modernità

L’arrivo dell’industria e del turismo

La prima modernità, ovvero la sistemazione del fondo vallone e degli accessi realizzata dall’ingegnere Falcon, non interruppe il pellegrinaggio degli artisti – anzi, il vallone si arricchì di altro immaginario

Nel 1842 una vasta parte del vallone, proprietà di nobili locali, fu acquistata da un giovane ingegnere napoletano di origini francesi, Enrico Falcon, e da sua moglie.

Enrico Falcon era un liberale, anticlericale e antiborbonico; amava l’architettura e aveva viaggiato a lungo. Pensò di valorizzare il fondo del vallone ricostruendo dalle fondamenta un mulino e trasformandolo in mulino a vapore.

Era un’impresa innovativa, che seguiva il modello dell’Europa borghese più avanzata.

Nel 1848 Enrico Falcon, ricercato dalla polizia borbonica per le sue idee liberali, fuggì a Parigi con sua moglie Josephin, che poco dopo morì, mentre l’ingegnere nel 1851 ritornò a Sorrento, dove difese la sua impresa da attacchi e ostacoli politici ed economici.

Nel 1861 l’ingegnere Falcon partecipò naturalmente all’unità d’Italia.

Enrico Falcon

Enrico Falcon (Napoli 1810-1868 Napoli) eseguito a Parigi

Falcon aveva studiato a Parigi e aveva diretto i lavori della ferrovia Napoli-Portici nel 1839.

[Fotografia di Mayer & Pierson Paris.

Archivio privato Mathieu, per gentile concessione]

Josephin Sicard

Josephin Sicard (1819-1851 Parigi)

Era figlia del console dei Paesi Bassi a Napoli e proveniva da una famiglia di imprenditori di navigazione a vapore.

[«Grandmère Falcon-Sicard», disegno su cartone.

Archivio privato Mathieu, per gentile concessione]

William HAVELL – Frederick James HAVELL, The glen at Sorrento, Naples

William HAVELL (Reading 1782 – Kensington 1857) – Frederick James HAVELL (Reading 1801-1840), The glen at Sorrento. Naples. Incisione, cm. 59×84.

«Drawn by W. Havel – Eng. by F. J. Havel».

Disegno di William Havell e incisione di Frederick James Havell.

William HAVELL – Frederick James HAVELL, cavatori di tufo

Nel disegno di Havell, in primo piano, ci sono alcuni cavatori di tufo al lavoro.

William Havell

William Havell in un autoritratto del 1838

Inglese, fu grande acquerellista di paesaggi. Dal 1816 viaggiò per un decennio in Asia, in Cina e India.

Nei primi anni ‘60 dell’Ottocento, con l’unificazione dell’Italia (1861), il turismo poté finalmente attraversare il Paese con più facilità e Sorrento ebbe ancora più successo. I turisti soggiornavano a Sorrento per compiere escursioni sia nel golfo di Napoli che in quello di Salerno: Capri, Massa Lubrense, Amalfi, Cava, Salerno, Paestum…

«Sorrento enjoys the most temperate climate in Italy, and during the summer months it is crowded with visitants, chiefly English, who make it their head-quarters for excursions to Paestum, Salerno, Capri, and other interesting localities.»

[Mapei 1864, p. 109]

Nel 1864 Camillo Mapei così descrisse il vallone e l’antica porta orientale rappresentati nella veduta di Brockedon e Willmore. Per Mapei gli straordinari burroni da cui era quasi interamente circondata «la singolare e bellissima» Sorrento erano ancora sorprendenti. Sul fondo del burrone un sentiero ripido e stretto conduceva al mare oppure verso il mulino e la collina.

«The extraordinary ravines by which Sorrento is nearly surrounded are amongst the striking features of this singular and beautiful locality. The lofty arches that cross the gorge in our view, are of Roman construction, and over them lies the approach to the eastern gate of the town. Near the bottom of the ravine a steep and narrow path leads to the sea shore.»

[Mapei 1864, p. 109]

William BROCKEDON - James TIBBITTS WILLMORE, The Gate of Sorrento from the ravine

William BROCKEDON (Totnes 1787 – 1854) – James TIBBITTS WILLMORE (Bristnald’s End, Birmingham 1800 – Londra 1863), The Gate of Sorrento from the ravine, in Camillo Mapei, Italy, illustrated and described in a series of views from drawings by Stanfield R.A., Roberts R.A., Harding, Prout, Leitch, Brockedon, Barnard, ecc, ecc. with description of the scenes and an introductory essay on the political, religious, and moral state of Italy, Blackie and son, Paternoster Row, London, 1864, p. 106. Incisione su acciaio, cm. 23×15,5.

«Drawn by W. Brockedon from a sketch by Mrs. J. Davenport – Engraved by J. T. Willmore».

Disegno di William Brockedon, incisione di James Tibbitts Willmore.

[Rotili 1977, tav. XLVI; Miniero, Ercolano 1990, p. 18; Cuomo 2005, pp. 68-69]

Da metà Ottocento i fotografi si sostituirono ai pittori

Riuscire a fotografare il contrasto violento tra luce e ombra era una sfida e un’emozione

E. Ziegler, Il vallone

E. Ziegler, Il vallone, Paris, 1870.

Ziegler era un atelier di fotografia in Boulevard de Capucines a Parigi.

[Fiorentino 1991]

Florian GROSPIETSCH (Zwrócona 1789-1830), La Madonna del Mulino presso Sorrento, Roma, 1823

Brogi, Valloni di Sorrento – lato meridionale, 1890.

[Filangieri 1929, p. 69]

Il vallone ripreso dall’alto, guardando verso la collina; in basso si intravede il mulino dell’ingegnere Falcon.

Anonimo, Vallone di Sorrento, 1865

Anonimo, Vallone di Sorrento, 1865.

[Fiorentino 1991, p. 98-99]

Brogi, I valloni di Sorrento – lato orientale, sd

Brogi, I valloni di Sorrento – lato orientale, sd.

[Filangieri 1929, 26; Della Rocca, Russo 2001, 93]

Il ponticello con lo scorcio del mulino e una figura popolare divenne uno dei soggetti preferiti, riprodotto all’infinito in cartoline per il mercato turistico fino ai primi del Novecento

Il vallone di Sorrento divenne la «Vallata dei mulini»

Anonimo, Sorrento, Vallata dei Mulini, ante 1906

Anonimo, Sorrento: Vallata dei Mulini, ante 1906. Cartolina, 9×24 cm.

[«Surrentum», anno II, n. 5 luglio 1983]

Anonimo, Sorrento Vallata dei Mulini, n. 11281, Stengel e Co. Dresden

Anonimo, Sorrento Vallata dei Mulini, n. 11281, Stengel e Co. Dresden, senza data. Cartolina postale italiana.

Anonimo, Ponticello sul vallone dei mulini

Anonimo, Ponticello sul vallone dei mulini, senza data.

[Cuomo 2013]

Karl August LINDEMANN-FROMMEL, Aus den Schluchten Sorrent, in Skizzen und Bilden aus Neapel und der Umgegend, Goupil, n. 17, 1848

Anonimo, Sorrento. Sorrento. Vallata dei mulini, n. 5551.

Anonimo, Fabbriche del mulino sul fondo del vallone, 1900

Anonimo, Fabbriche del mulino sul fondo del vallone, 1900.

[Fiorentino 1991, 97]

Karl August LINDEMANN-FROMMEL, Aus den Schluchten Sorrent, in Skizzen und Bilden aus Neapel und der Umgegend, Goupil, n. 17, 1848

De Luca e C., Sorrento. Vallone nei mulini, n. 73, Napoli, senza data. Cartolina.

Jules Louis Philippe COIGNET (Parigi 1798 – Parigi 1860) -  ? VILLENEUVE, Vue des Ravins de Sorente, in Vue pittoresque d’Italie, dessinées d’après nature

Anonimo, Sorrento – Vallata dei molini, senza data.

[Petagna, Siniscalchi 2003, p. 99]

De Luca, Il vallone dei molini, senza data

De Luca, Il vallone dei molini, senza data.

[Filangieri 1929, p. 28; Senatore 1998, p. 83]

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