La memoria
La sensibilità degli artisti del Novecento
Anche se divenuto inaccessibile, il vallone dei mulini resta nell’immaginario comune; viene più volte interpretato da artisti e personalità del mondo della cultura.

Roberto PANE (Taranto 1897 – Sorrento 1987), Il vallone di Sorrento, sd.
Roberto Pane è stato uno storico dell’architettura e architetto. Sostenitore della città storica e del paesaggio, intervenne attivamente anche a Sorrento, criticando e arginando gli effetti devastanti della speculazione edilizia in atto nel secondo dopoguerra.
Roberto PANE (Taranto 1897 – Sorrento 1987), Il vallone di Sorrento, sd.
Nel 1981 Antonino Di Leva, storico locale, dedicò un intero capitolo del suo libro “Entro la cerchia de le mura antiche” a “Le garette e il riempimento del burrone“, ricostruendo sulle fonti dell’archivio del Comune di Sorrento, gli abbattimenti dei tratti di mura e il riempimento dei valloni con materiale di risulta. Di Leva chiuse il capitolo denunciando che il tutto era avvenuto «tra l’indifferenza generale» e concluse: «E nemmeno oggi quel sentimento è sostanzialmente cambiato» [Di Leva 1987, p. 63].

Carlo ALFARO (Sorrento 1954), Il vallone dei mulini, slide Ektachrome 64 asa, 1986.
Proprietà dell’autore, per gentile concessione.
Nel 1986 Carlo Alfaro scese nel Vallone dei mulini, in quei decenni quasi inaccessibile, producendo una serie fotografica più volte pubblicata e premiata.

Carlo ALFARO (Sorrento 1954), Il vallone dei mulini, slide Ektachrome 64 asa, 1986.
Proprietà dell’autore, per gentile concessione.

Carlo ALFARO (Sorrento 1954), Il vallone dei mulini, digitale, 2005.
Proprietà dell’autore, per gentile concessione.
Anche i pittori locali contribuirono a tenere viva nella comunità la memoria del paesaggio del vallone.
Domenico FIORENTINO (Sorrento 1923-2012), Vallone dei Mulini, 2000. Olio su tela, cm. 70×50.
Proprietà Fiorentino, per gentile concessione.
[Domenico Fiorentino 2007, p. 153]

Domenico FIORENTINO (Sorrento 1923-2012), Vallone dei Mulini, 2000. Olio su tela, cm. 70×50.
Proprietà Fiorentino, per gentile concessione.
[Domenico Fiorentino 2007, p. 153]

Giuseppe ROCCO (Sorrento 1940), Vallone dei mulini, 1980 circa.
Collezione privata, per gentile concessione.
Lato di una cassapanca.
Intarsio in legno: acero, afrormosia, amaranto, betulla, castagno, ebano macassar, faggio, frassino, magnolia, olivo, olmo, palissandro, tiglio.
Ispirazione per i grandi maestri della tarsia lignea di Sorrento
Giuseppe ROCCO (Sorrento 1940), Vallone dei mulini, 1980 circa.
Collezione privata, per gentile concessione.
Lato di una cassapanca.
Intarsio in legno: acero, afrormosia, amaranto, betulla, castagno, ebano macassar, faggio, frassino, magnolia, olivo, olmo, palissandro, tiglio.

Michele CALEMMA (Massa Lubrense 1949), Sorrento antica porta 1800, 2012, cm. 84×63 / 97×76.
Proprietà dell’autore, per gentile concessione.
Intarsio in legno: acero, arancio, frassino, ippocastano, limone, mogano, noce, olmo, paduca, pero, tulipien di 5 gradazioni, ulivo.


Marcello AVERSA (Sant’Agnello 1966), Presepe, sd.
Terracotta, base cm. 37, profondità cm. 20, altezza cm. 50, figure cm. 8.
Proprietà dell’autore, per gentile concessione.
Il vallone come ispirazione per i maestri di presepi
Marcello AVERSA (Sant’Agnello 1966), Presepe, sd.
Terracotta, base cm. 37, profondità cm. 20, altezza cm. 50, figure cm. 8.
Proprietà dell’autore, per gentile concessione.
Nel secondo Novecento il collezionismo locale iniziò a recuperare e raccoglie il patrimonio iconografico che raffigurava Sorrento.
Tra questi Antonino Cuomo, avvocato, più volte sindaco della città e cultore di storia locale, ha pubblicato più volte il patrimonio raccolto; Alessandro Fiorentino, architetto, ha aperto al pubblico le proprie collezioni nel Museo MUTA; Antonino Parlato ha sempre reso disponibile la propria raccolta di cartoline e fotografie.
Antonino Cuomo, Sorrento e la sua penisola. Le incisioni da Vico Equense a Massa Lubrense dal XVI al XIX secolo, Nicola Longobardi, Castellammare di Stabia, 2005.